La massiccia partecipazione agonistica della Novegro, ha portato al conseguimento di innumerevoli risultati di prestigio, prevalentemente come “squadra”.

In forma individuale si affermò Peter Hesse, un tiratore tedesco di buon livello tra il 1965/70.

Dopo il suo trasferimento in Italia e un lungo periodo di inattività, riprese a frequentare le gare per la Novegro.

La qualità prevalente in Peter era, manco a dirlo, la stabilità nei risultati. Quando 1200 punti nel FITA erano un punteggio di prestigio, Peter in una stagione partecipò a 22 gare: 21 sopra i 1200 punti.

Nella ventiduesima, vinta ad Aosta con 1113 punti, il vento fece volare diverse volte i paglioni.

Nel 1989 arrivò alla Novegro un tiratore compound dotato di vero talento: Filippo Penna.

Dopo diverse vittorie a molte competizioni, Filippo arrivò ai Campionati Italiani vincendo il titolo Italiano Individuale FITA nel 1990.

La caratteristica di Filippo (mancino naturale, ma tiratore destro perchè l’arco acquistato era per destri), si evidenzia per la naturalezza e fluidità nel tiro. La forza dei suoi archi non ha mai superato le 50 libbre di picco (solo di recente, cambiando arco, è arrivato a tirarne 52).

Ogni tentativo di aumento portava sempre ad uno scadimento della tecnica e peggioramento dei risultati.

Dopo qualche anno si aggiunse alla Novegro un altro grande tiratore di compound: Michele Di Fazio.

Il suo biglietto da visita era una prestigiosa vittoria ad un importantissimo Trofeo Browning riservato agli archi compound, disputatosi a Salice Terme.

La gara si svolse in una cornice di notevole di pubblico, esaltato da un commentatore di prestigio: Renato Doni (uno tra i fondatori della FITARCO, allora Presidente dell’ABA).

Nel 1992 la Novegro diventò squadra Campione d’Italia compound indoor maschile con il trio Penna, Fumagalli e Di Fazio.

Tuttavia anche nella classe femminile i successi non mancarono.

Nel Campionato Italiano Indoor svoltosi a Reggio Emilia la squadra femminile ottenne, infatti, la medaglia d’argento.